Quando Venezia contava una popolazione sei volte maggiore dell'attuale le case da gioco non si contavano. Sul soffitto di questo portego in Fondamenta dei Dai è rimasta la testimonianza di un secolo nel quale i mercanti non si arrischiavano più sui banchi delle piazze del Levante quanto sui tavoli delle case da gioco. Mi ha colpito in particolare quella strana data: 1691, che sembra potersi leggere anche capovolta, vertiginosa come una mano ai dadi. Anche Giorgio sembrava turbato da questa stranezza e ci ha sorpreso citando a memoria la strofa di una canzone di Jimi Hendrix:
Yeah (sing the song brother...)
Now if six turned out to be nine
I don't mind, I don't mind uh
If all the hippies cut off all their hair
I don't care, oh I don't care...
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