In questa fase del lavoro non ci era chiaro quale dovesse essere il senso di questo poster. Lo abbiamo immaginato come una raccolta di suggestioni legate all'oggetto della ricerca: il Quadrato Magico.
Per quanto riguarda me: ho selezionato immagini che rinviano più o meno esplicitamente al simbolismo del Lo-Shu e ai trigrammi associati alle otto direzioni. Pensando al rapporto di reciprocità che deve esistere tra gli opposti mi sono ricordato anche della tradizionale disposizione simbolica dei colori presso i cinesi e ho associato questi colori a quello del quaderno che è stato dato a ciascuno di noi. Presso i cinesi il giallo è il colore del centro, mentre il bianco è il colore dell'occidente. Presso i tibetani abbiamo uno schema analogo, ma con una disposizione differente, secondo la quale la regione centrale è bianca. I cinesi contrappongono al rosso il nero, mentre i tibetani oppongono al rosso il blu.
"L'architettura si differenzia dalla natura, e nello stesso tempo integra la natura, attraverso l'architettura, la natura è ridotta ai suoi elementi e li riconduce verso l'armonia" (Tadao Ando).
Le immagini che ho scelto per l'esercitazone sono in gran parte elementi architettonici, l'idea del quadrato magico mi riconduceva al legame che ha la natura all'interno dell'architettura. La presenza degli elementi naturali non è solo simbolica né solo imitativa, la natura entra dentro l'edificio-artificio e lo anima, la terra è dentro la casa, l'aria la fa respirare, la luce la colora, il cielo le offre il suo riparo. La strettissima relazione tra mondo costruito e mondo naturale non si esaurisce, però, in un'analogia formale. L'architettura, infatti, è anche sintesi di elementi naturali - Terra, Acqua, Aria, Fuoco - sotto l'aspetto materiale e strutturale. Significativa in questo senso è la progettazione di Tadao Ando; come altri architetti organici prima di lui, la sua considerazione della natura si accorda ad un disegno divino e superiore e la sua architettura tende verso un'intima relazione con essa.
2 commenti:
In questa fase del lavoro non ci era chiaro quale dovesse essere il senso di questo poster. Lo abbiamo immaginato come una raccolta di suggestioni legate all'oggetto della ricerca: il Quadrato Magico.
Per quanto riguarda me: ho selezionato immagini che rinviano più o meno esplicitamente al simbolismo del Lo-Shu e ai trigrammi associati alle otto direzioni. Pensando al rapporto di reciprocità che deve esistere tra gli opposti mi sono ricordato anche della tradizionale disposizione simbolica dei colori presso i cinesi e ho associato questi colori a quello del quaderno che è stato dato a ciascuno di noi. Presso i cinesi il giallo è il colore del centro, mentre il bianco è il colore dell'occidente. Presso i tibetani abbiamo uno schema analogo, ma con una disposizione differente, secondo la quale la regione centrale è bianca. I cinesi contrappongono al rosso il nero, mentre i tibetani oppongono al rosso il blu.
"L'architettura si differenzia dalla natura, e nello stesso tempo integra la natura, attraverso l'architettura, la natura è ridotta ai suoi elementi e li riconduce verso l'armonia" (Tadao Ando).
Le immagini che ho scelto per l'esercitazone sono in gran parte elementi architettonici, l'idea del quadrato magico mi riconduceva al legame che ha la natura all'interno dell'architettura.
La presenza degli elementi naturali non è solo simbolica né solo imitativa, la natura entra dentro l'edificio-artificio e lo anima, la terra è dentro la casa, l'aria la fa respirare, la luce la colora, il cielo le offre il suo riparo.
La strettissima relazione tra mondo costruito e mondo naturale non si esaurisce, però, in un'analogia formale. L'architettura, infatti, è anche sintesi di elementi naturali - Terra, Acqua, Aria, Fuoco - sotto l'aspetto materiale e strutturale.
Significativa in questo senso è la progettazione di Tadao Ando; come altri architetti organici prima di lui, la sua considerazione della natura si accorda ad un disegno divino e superiore e la sua architettura tende verso un'intima relazione con essa.
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